Gli Avvinamenti della settimana
Ossibuchi di vitello in umido
Piatto tipico della cucina lombarda caratterizzato da una tendenza dolce dovuta alla carne e all’utilizzo della cipolla, buona aromaticità e speziatura. Il piatto risulta di buona grassezza e succulento. Abbiamo fatto un abbinamento con un vino sempre lombardo, in questo caso abbiamo scelto il Pinot Nero “Brumano” della cantina Ruiz De Cardenas di Casteggio in provincia di Pavia.
E’ un Pinot Nero 100% selezione Borgogna con affinamento in legno per 12-18 mesi.
Il colore è rosso rubino chiaro con note fruttate e floreali in particolare ciliegia, viola e frutti di bosco, un vino di corpo ed elegante
Semidano di Mogoro Migiu cantina Olianas con Canederli di spinaci al burro fuso
Tipico piatto della tradizione altoaltesina, i sudtirolesi Knodel si distinguono per la peculiare sensazione aromatica e speziata dei condimenti che accompagnano la tendenza dolce del pane, la grassezza del burro e la delicata tendenza amarognola degli spinaci. I vini bianchi del territorio omologo si sposano perfettamente, ma noi suggeriamo un abbiniamento innovativo: un vino sardo bianco, fermo, secco, aromatico, fine e di buona struttura. Da uve autoctone semidano. Provatelo! |
Frascati Superiore Quarto Marchese cantina Casale Marchese con Cacio e pepe
Storico piatto della tradizione romana, semplice, aromatico, per la riuscita del quale la qualità della pasta fa la differenza. Così come la meticolosità di procedura della preparazione e messa insieme dei pochi ma fondamentali ingredienti. Sapidità speziata, grassezza e tendenza al dolce. A casa come nelle tipiche trattorie romane, l’abbinamento perfetto è con un bianco fermo secco con buona freschezza e acidità. |
Ferro e Seta cantina Villa Simone con Caciucco alla Livornese
In origine piatto molto povero, fatto con gli scarti del pesce, è oggi una pietanza ricercata e gustosissima, vanto della cucina tradizionale livornese e piatto simbolo della città. Si utilizzano diverse varietà di pescato fresco – tendenzialmente grasso – scorfano, coda di rospo, palombo, cozze, oltre a seppie, gamberi, polpo e calamari. La salsa di pomodoro rende il tutto molto ricco, complesso e saporito, e riconosciamo un tripudio di tendenze: sapidità, acidità, speziatura e aromaticità, grassezza e piccantezza. il vino da abbinare deve poter reggere il confronto. Noi abbiamo scelto un vino laziale rosso fermo, secco, tannico e di lunga persistenza, da uve cesanese, sangiovese e altre a bacca rossa.
Civitella d'Agliano Grechetto Poggio della Costa azienda Sergio Mottura con Bucatini all'amatriciana
Grande classico laziale che spicca per il suo equilibrato rapporto tra tendenza dolce della pasta, grassezza del guanciale, tendenza acida del pomodoro, sapidità del pecorino e piccantezza del peperoncino. Un armonioso tripudio di sapori che va a nozze felici con un bianco fermo secco dello stesso territorio, che si distingue per buona acidità, freschezza, corpo e finezza. |
Collio Pinot Bianco Riserva cantina Russiz Superiore tenute Marco Felluga con Agnolotti al tartufo
Pasta fresca, ripieno di carne, burro e tartufo i quattro ingredienti di una pietanza ricca di sapori e predominanti, intense sensazioni aromatiche. Un piatto che caratterizza inoltre per tendenza sia grassa che dolce, e per una lunga, lunghissima persistenza olfattiva. Abbiniamolo ad un ricco e morbido friulano, un Pinot Bianco riserva, e vino e cibo si esalteranno a vicenda. |
Valle Isarco Sylvaner Alte Reben cantina Pacherhof con Tartine al salmone con fiocco di burro e aneto
Il salmone, pesce d’acqua dolce richiestissimo che si presta a mille ricette, si caratterizza per una tendenza al dolce che contrasta la sapidità, una discreta grassezza e una buona persistenza aromatica e gustativa. Lo abbiniamo per analogia ad un vino con le stesse caratteristiche di aromatticità e persistenza: un altoaltesino Sylvaner Alte Reben della Valle Isarco, e la coppia è perfetta! |
Riviera Ligure di Ponente Le Russeghine azienda agricola Bruna con Insalata di mare gamberetti, Moscardini e calamaretti
un piatto evergreen, antipasto freddo sempice ed elegante. Prevale la sapidità, ma si riconoscono le tendenze acide del limone e dolce dei calamaretti, e la delicata grassezza dei gamberetti. Abbiniamo un grande classico: un bianco fermo e secco di buona acidità, fruttato e balsamico, servito a 10°. Un riviera ligure di ponente da uve pigato. Prosit! |
Vernaccia di Serrapetrona Secco cantina Quacquarini con Crostini toscani
Croste di pane “sciapo”, tostato o meno, fanno da letto ad uno spesso strato di saporiti fegatini, freschi e profumati. Spesso serviti come antipasto in occasione di pranzi e cene speciali, si abbinano perfettamente con il vino locale. Ma noi vogliamo proporvi un abbinameno innovativo e un pò azzardato: un rosso frizzante secco, fresco e persistente, provatelo e ci direte!
Gewùrztraminer Vigna Kastelaz Elena Walch con Caprese di pomodoro, ozzarella di bufala, basilico e olio extravergine di oliva
Il piatto “trisapore”, semplice e tipico, che in assoluto rappresenta il tricolore del nostro paese. Acidità di olio e pomodoro e spiccata tendenza dolce e grassa della mozzarella. In questo caso abbiamo l’imbarazzo della scelta. Potremmo procedere per territorialità, abbinando un vino campano, ma vogliamo osare, e inaspettatamente, voilà: a voi un prezioso bianco aromatico altoaltesino, di una produttrice che si è guadagnata fama internazionale.
Sauvignon Liende cantina La Viarte con Bruschette pomodoro e basilico
Nell’antipasto all’italiana la bruschetta pomodoro e basilico non può mancare. Ma va bene anche a merenda, soprattutto se si è in campagna e si ha la possibilità di cogliere i prodotti direttamente dall’orto e bagnarli con l’olio buono. Un piatto tradizionale, semplice, gustoso ma non scontato. e non di facile abbinamento! sono da considerare infatti l’acidità del pomodoro, l’aromaticità dell’aglio e del basilicoe la tendenza dolce del pane. affumicato però! quindi… abbiniamo un bianco fermo, secco, sufficiente aromatico e di buon corpo. Ne gioremo.
Vergonberra Dosage Zero cantine lombarde Bruno Verdi con affettati misti magri
bresaola, prosciutto crudo sgrassato e cotto, fesa di tacchino… sono affettati che si contraddistinguono per un bassissimo contenuto di grassi. Li contraddistingue la sapidità, e nei diversi prodotti l’aromaticità e una persistente intensità. In coppia, su di una terrazza che guarda al tramonto, concediamoci un elegante metodo classico, dai riflessi dorati, intenso, fresco, dal perlage fine e persistente, che si sposerà al meglio per analogia con le caratteristiche del cibo.
Bruno Lambrusco Brut Cantine Ceci con affettati misti grassi
Ogni regione dìItalia vanta un suo affettato tipico, da servire come antipasto o su tagliere, per un aperitivo pre-cena, all’insegna della convivialità. In ogni caso sono prodotti che si caratterizzano per sapidità, speziatura più o meno intensa e persistenza aromatica. si percepirà una tendenza al dolce negli a ffettati con maggiore presenza di grasso. L’abbinamento ideale è per territorialità. Abbiamo una portata di salumi bolliti emiliani? degustiamo un rosso frizzante allora! le bollicine puliranno la bocca ad ogni sorso, l’acidità ci donerà quella freschezza che ci invita al boccone successivo!
Teresa Manara Chardonnay di Cantele e Linguine con le vongole
Un classico della cucina italiana dove la tendenza dolce dell’amido della pasta sposa quella del mollusco. La sapidità, aromaticità e speziatura completano questo tripudio di elegante composizione gustativa.
Fiorduva di Marisa Cuomo con Risotto alla milanese
Inaspettato? No, folle! Questo avvinamento per nulla scontato, anzi, ci presenta la speziatura dello zafferano che sposa con grande finezza la tendenza dolce del riso e la grassezza dell’ossobuco e del burro alla mantecatura. Il divino nettare campano con la sua intensità, grande sapidità, corpo notevole e buona componente aromatica, garantiscono l’abbinamento folle, anzi.. geniale!
Gaudensius Blanc de Noirs Metodo Classico di Firriato con Trofie al pesto
Questo si ch è un “avvinamento” folle! Il grande classico ligure avvolto dal fresco basilico accanto, anzi, insieme a questo “Champagne dell’Etna” come veniva chiamato decenni fa. Bollicine di buon corpo, sapide e sufficientemente aromatiche ed intense da poter competere con il classico piatto ligure. |
Terre di Pisa Veneroso di Tenuta di Ghizzano e Parmigiano reggiano 48 mesi
Abbinamento davvero folle tra il grande formaggio in cui predomina la sapidità attenuata da una leggera tendenza dolce, una gradevole grassezza, succulenza e aromaticità. Il vino dal suo canto, si presenta caldo, ricco di buon tannino, struttura e lunghissima persistenza. |
Oblio dei sensi di Baronia della Pietra con Babà
Abbinamento folle! La potentissima carica alcolica difficilmente contrastabile da altre sostanze liquorose, ci mette di fronte una sfida notevole. Sfida vinta dal nettare siciliano, raro e vera chicca della Trinacria. Equilibrio totale in dolcezza, intensità aromatica e persistanza. Finale leggermente astringente e ammandorlato. Esperienza unica. |
Carmignano Poggilarca Tenuta di Artimino con Pecorino di fossa
Caratteristica principale del formaggio è la sua armoaticità e lunghissima persistenza, con punta di piacevole piccantezza accompagnata da succulenza indotta dalla masticazione. La tendenza dolce e la grassezza vengono coccolate dal nettare toscando, pieno, intenso e decisamente molto persistente.
Lagrein di Franz Haas e Stinco di maiale con polenta
Avvinamento classico molto apprezzato in baita, ma non solo. La grassezza della carne aspetta con trepida attesa la freschezza del nettare altoatesino. Vitigno autoctono per eccellenza, il lagrein dona fragranza e grande persistenza minerale al palato. |
Invictus Ruché di Tenuta Montemagno con costata di vitello alla griglia
Un connubio sensazionale, un abbinamento forse inaspettato, un vitigno autoctono poco conosciuto, che meriterebbe palcoscenici di livello e attenzioni maggiori. Sapidità e succulenza della carne, vengono assorbiti e addolciti in maniera elegante da questo rosso intenso, persistente e ricco di frutto. |
Salina rosato di Colosi con Crema di porro, patate, scaglie di pecorino e punta di peperoncino
“Sole splendente, caldo mediterraneo, mare limpido, paesaggi mozzafiato: tutti gli elementi che si ritrovano nel bicchiere di Rosato Colosi 2020 prodotto sui ripidi terrazzamenti dell’isola di Salina.
Intenso colore di spremuta di ciliegia, naso di rosa e melograno, bocca di carattere, piena, minerale, sapida, in perfetto equilibrio tra forza, delicatezza ed eleganza.”
Logaiolo di Costa Tirolo e testaroli con verdure
Rubino di limpida trasparenza con riflessi violacei. Olfatto delicato. Il sorso è vinoso, asciutto e fresco. Ottimo in abbinamento alla cucina locale, testaroli per esempio con contorno di verdure.
Col del Jevero di Crodarossa con polpettine di pesce casarecce
Chianti Classico Gran Selezione di Fattoria Il Colombaio e formaggi molli francesi
Un colore ricco di sostanze e di intensità, vivo nonostante i 6 anni alle spalle. Profumi che man mano che gira il calice… arrivano profondi e persistenti, molto fini e variegati.
In bocca il miglior Sangiovese si presenta e mette subito in chiaro le cose.
Potenza, presenza e persistenza. E poi eccola, arriva, Lei, la Signora Eleganza, raffinata e senza tentennare ci conquista in un abbraccio infinito di grande armonia.
Abbiniamolo a selvaggina, spezzatini, brasati e inaspettatamente con formaggi molli francesi e troveremo una grande pace interiore.
Chardonnay Monteruello e spaghetti con le vongole
Un vino bianco particolarmente intenso e profumato sposa alla perfezione la vongola avvolta dagli spaghetti che con sapidità, aromaticità e persistenza gusto olfattiva rendono questo sodalizio semplice ma incantevole.